Energie rinnovabili, ACEPER premia la Liguria come regione più virtuosa d’Italia con il 41% dei consumi energetici da fonti rinnovabili.
La regione supera Lombardia e Trentino con un modello che unisce ambiente e solidarietà
L’Italia fatica ancora nella transizione energetica con molte regioni che non riescono a superare il 30% di energia da fonti rinnovabili, ma la Liguria emerge come un’eccezione virtuosa raggiungendo il 41% dei consumi energetici da fonti green nel 2024, posizionandosi al primo posto nella classifica nazionale stilata da ACEPER, l’Associazione dei Consumatori e Produttori di Energie Rinnovabili. Un risultato che distanzia significativamente Lombardia e Trentino Alto Adige, ferme al 39%, e il Veneto al 34%, in un contesto nazionale dove la capacità installata per il fotovoltaico ha comunque raggiunto i 6.027 MW con un incremento del 15% rispetto al 2023.
Per celebrare questo traguardo, la Regione Liguria ospiterà il 17 settembre un evento istituzionale durante il quale ACEPER premierà ufficialmente la Liguria per i risultati raggiunti nell’utilizzo delle energie rinnovabili. “Questo premio è un riconoscimento al lavoro che la Liguria sta portando avanti con serietà e visione. Un territorio complesso come il nostro può essere laboratorio di innovazione e sostenibilità, creando opportunità di sviluppo economico e sociale senza dimenticare la tutela dell’ambiente. È un risultato di squadra che appartiene a cittadini, imprese e istituzioni: insieme stiamo costruendo un futuro più verde e competitivo.” ha commentato l’Assessore Paolo Ripamonti.
Siamo grati ad Aceper per la donazione destinata alle persone e famiglie in difficoltà – commenta Giuseppe Armas, direttore della Caritas Diocesana di Genova – che testimonia uno sguardo unitario sui tanti aspetti del bene comune. Nella Laudato Si’, infatti, papa Francesco ci ha insegnato che, nell’orizzonte dell’ecologia integrale, cura del Creato e condivisione con i poveri sono realtà inscindibili per realizzare la giustizia. Caritas Genova è convintamente impegnata in questa direzione e la donazione di Aceper ci aiuta a percorrerla.” ha dichiarato il direttore Caritas Diocesana di Genova Giuseppe Armas.
Il primato ligure assume particolare rilevanza considerando le complessità geografiche e infrastrutturali del territorio. ‘Il riconoscimento di ACEPER è motivo di grande orgoglio’, afferma Veronica Pitea, Presidente dell’associazione, ‘la Liguria dimostra che è possibile coniugare sviluppo industriale, tutela dell’ambiente e innovazione tecnologica, ponendosi come modello da seguire per altre regioni italiane’.
Il territorio si è affermato come laboratorio di sperimentazione per soluzioni all’avanguardia, incluse quelle legate all’energia marina, settore in cui la Liguria può vantare caratteristiche geografiche uniche. ‘Parlare di energia rinnovabile significa parlare di futuro’, sottolinea Pitea, ‘un futuro che deve essere sostenibile non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale’.
L’impatto economico di questa transizione si riflette nella creazione di nuove opportunità occupazionali nel settore green e nel miglioramento della qualità della vita dei cittadini, con una riduzione significativa delle emissioni inquinanti. Le politiche regionali contribuiscono a favorire non solo le grandi installazioni, ma anche la diffusione capillare di impianti di piccola e media dimensione, coinvolgendo il territorio.
Un aspetto distintivo dell’approccio ACEPER è l’attenzione alla dimensione sociale della sostenibilità. Durante la cerimonia di premiazione organizzata da Regione Liguria in collaborazione con ACEPER, l’associazione ha deciso di devolvere un contributo alla Caritas di Genova per sostenere le famiglie in difficoltà. ‘È un modo per ricordare che la vera transizione deve essere equa, solidale e condivisa’, evidenzia Pitea, ‘non possiamo parlare di successo energetico se lasciamo indietro le fasce più vulnerabili della popolazione’.
Il modello ligure sta attirando l’attenzione di altre regioni italiane ed europee, interessate a replicare le best practice sviluppate sul territorio. La combinazione di incentivi pubblici, partnership pubblico-private e coinvolgimento della cittadinanza ha creato un circolo virtuoso che continua ad attrarre investimenti nel settore delle rinnovabili. ‘Il primato nazionale della Liguria rappresenta la dimostrazione che il nostro territorio, pur con le sue complessità, è capace di innovare e offrire soluzioni concrete’, afferma Pitea.
Guardando al futuro, le prospettive per il mercato delle energie rinnovabili in Liguria appaiono particolarmente promettenti. La regione punta a superare il 50% di energia verde nei prossimi anni, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e del Green Deal europeo. Gli investimenti previsti si concentreranno su tecnologie emergenti come l’eolico offshore, lo storage energetico e le smart grid, settori che potrebbero generare migliaia di nuovi posti di lavoro qualificati entro il 2030.
Il successo ligure dimostra che la transizione energetica non è solo una necessità ambientale ma un’opportunità di sviluppo economico e sociale. Con il 41% di energia da fonti rinnovabili, la regione si posiziona non solo come leader nazionale ma come esempio concreto di come sia possibile conciliare crescita economica e sostenibilità ambientale, aprendo la strada a un modello replicabile che potrebbe accelerare la transizione energetica dell’intero Paese.
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