LE MISURE DI INCENTIVAZIONE E FINANZIAMENTO A DISPOSIZIONE DELLE IMPRESE ITALIANE RENDONO LA COSTRUZIONE DI IMPIANTI SOLARI NON SOLO SOSTENIBILE MA ANCHE ECONOMICAMENTE VANTAGGIOSA. IN QUESTO CASO PRATICO SI ANALIZZANO I DETTAGLI FINANZIARI PER LA COSTRUZIONE DI UN PROGETTO DA 100 KWP SFRUTTANDO LE AGEVOLAZIONI DISPONIBILI SOTTO FORMA DI CREDITI DI IMPOSTA E CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO
A CURA DI ACEPER E STUDIO INIZIATIVA
In questo particolare momento storico, sono stati emanate diverse misure, spesso cumulabili tra di loro, che permettono alle aziende di finanziare a tasso agevolato e di ottenere incentivi significativi per gli investimenti in energie rinnovabili. Questo rende la costruzione di un impianto fotovoltaico, ad esempio, da 100 kWp non solo sostenibile dal punto di vista ambientale, ma anche vantaggiosa economicamente. Qui di seguito, analizzeremo i dettagli finanziari e presenteremo un business plan simulato per un impianto fotovoltaico che sfrutta gli incentivi previsti dalla manovra.
COSTI INIZIALI DI INVESTIMENTO
Per iniziare, esamineremo i costi iniziali associati alla realizzazione di un impianto fotovoltaico da 100 kWp:
– Pannelli fotovoltaici (costo unitario): 700- 1.200 euro per kW: consideriamo una media di 1.000 euro al kW;
– Totale pannelli fotovoltaici: 100 kW x 1.000 euro = 100.000 euro
– Inverter: Circa il 10-15% del costo totale dell’impianto
– Totale Inverter: stampa di circa 15.000 euro
– Installazione: Varia in base alla complessità, consideriamo circa 15.000 euro
– Spese di permessi e licenze: Circa 5.000 euro
– Costi Totali dell’Impianto: 100.000 euro (pannelli) + 15.000 euro (inverter) + 15.000 euro (installazione) + 5.000 euro (permessi) = 135.000 euro.
INCENTIVI E FINANZIAMENTI
Per quanto concerne l’aspetto finanziario è possibile utilizzare una serie di strumenti (a seconda delle esigenze e della situazione aziendale) vedi Nuova Legge Sabatini per le PMI, la Simest per le imprese esportatrici e in taluni casi Bandi Regionali di solito riservati alle PMI. Tali strumenti permettono di ottenere finanziamenti a tassi agevolati e quasi sempre una parte a fondo perduto. Non sono cumulabili tra di loro ma possono, se presi singolarmente, essere cumulabili spesso con altre misure come ad esempio il Piano Transizione 5.0 se l’azienda sta facendo un investimento in beni strumentali che rispetta queste caratteristiche. In questo caso il fotovoltaico ed eventualmente i sistemi di accumulo sono trainati e possono ottenere un incentivo in credito d’imposta che oscilla tra il 35% e il 45%, calcolato però sul 130%- 140%- 150% del valore dell’investimento se e solo se i pannelli sono di produzione europea. Altro strumento interessante, perseguibile fino al 17 giugno 2025 è il Bando di Invitalia, cumulabile con il Piano Transizione 5.0. Tale strumento permette alle PMI che rispettano il principio del Do Not Significant Harm di ottenere sia sull’impianto fotovoltaico che sui sistemi di stoccaggio, una percentuale a fondo perduto che oscilla tra il 30% e il 40% (in questo caso non si ha l’obbligo del pannello europeo ma, nel caso lo sia, si avrà un significativo aumento nel punteggio di ammissione alla graduatoria).
Logicamente deve essere fatta una attenta analisi preliminare per capire quali sono gli strumenti più idonei ad agevolare tali investimenti sulla base delle caratteristiche di ogni singola azienda.
PROIEZIONE DEL RISPARMIO
– Produzione annua di energia: Consideriamo che un impianto da 100 kW produce mediamente circa 120.000 kWh all’anno (variabile in base alla posizione e alle condizioni climatiche).
– Risparmio autoconsumo: 120.000 kWh x 0,18 euro (ipotesi di costo di 1 kWh) = 21.600 euro all’anno.
ANALISI ECONOMICA
– Risparmio autoconsumo: 120.000 kWh x 0,18 euro = 21.600 euro all’anno.
– Costi di manutenzione: Stimiamo un costo di manutenzione annuale di circa il 2% del costo totale dell’impianto = 2.700 euro
– Risparmio annuo: 21.600 euro – 2.700 euro = 18.900 euro all’anno.
TRANSIZIONE 5.0
Agevolazione nel caso di Transizione 5.0 (senza tenere conto di eventuali altre cumulabilità):
– Pannelli Europei 100.000 euro x 130% = 130.000 euro (agevolazione minima per pannelli tipo A)
– Inverter: 15.000 euro
– Installazione: 15.000 euro
– Autorizzazioni non agevolabili
L’importo su cui calcolare il 35% (determinato dall’investimento 5.0 trainante) sarà 160.000 euro determinato dalla somma delle voci sopra riportate. Il credito d’imposta sarà pari a 56.000 euro.
CONCLUSIONE
Riassumendo, l’imprenditore spenderebbe 135.000 euro per l’impianto fotovoltaico in questione e, considerando l’autoconsumo, avrebbe un risparmio annuo di 18.900 euro. Nel caso in cui agisse sfruttando il Piano Transizione 5.0, a questo risparmio dovuto all’autoconsumo si aggiungerebbe un abbattimento dei costi sull’impianto pari a 56.000 euro. In conclusione, investire in un impianto fotovoltaico da 100 kWp tramite il Piano Transizione 5.0 offre opportunità significative sia a livello finanziario che di impatto ambientale.
Info e contatti
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Fonte: Solare B2B – Maggio 2025