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Iperammortamento 2026 e Industry 5.0: cosa cambia per le imprese

Con la progressiva chiusura della stagione dei crediti d’imposta Transizione 4.0 e 5.0, il panorama degli incentivi per gli investimenti produttivi si prepara a una nuova evoluzione. La Legge di Bilancio 2026, attualmente in fase di discussione in Parlamento, prevede infatti il ritorno dell’iperammortamento, uno strumento già sperimentato con successo negli anni passati e ora rinnovato in chiave Industry 5.0 e transizione ecologica. Si tratta di un’agevolazione di grande interesse per le imprese che investono in beni strumentali nuovi, come macchinari e software, soprattutto se orientati al miglioramento dell’efficienza energetica e alla riduzione dei consumi. In questo contesto si inserisce RETUNER®, una soluzione che rientra tra i beni agevolabili e che consente non solo di accedere all’incentivo, ma anche di misurare in modo oggettivo il risparmio energetico dei processi produttivi.

Cos’è l’iperammortamento

L’iperammortamento è una maggiorazione esclusivamente fiscale delle quote di ammortamento dei beni strumentali. In pratica, l’impresa può dedurre un importo superiore al costo reale di acquisto del bene, ottenendo così un risparmio fiscale sotto forma di minori imposte sul reddito (IRES o IRPEF). È importante sottolineare che il beneficio si concretizza solo in presenza di una base imponibile positiva: se l’azienda non genera utile, il vantaggio fiscale viene rinviato agli esercizi successivi.

Chi può usufruire dell’iperammortamento 2026

L’agevolazione è rivolta esclusivamente ai soggetti titolari di reddito d’impresa che effettuano investimenti in beni strumentali. Sono quindi escluse le persone fisiche e i professionisti, mentre possono accedervi imprese di qualsiasi dimensione, purché rispettino i requisiti previsti dalla normativa.

Quali beni rientrano nell’agevolazione

I beni agevolabili restano quelli individuati dagli Allegati A e B della Legge 232/2016, ossia:

  • beni strumentali materiali 4.0 (macchinari, impianti, attrezzature);
  • beni immateriali, come software, sistemi e piattaforme digitali.

Tali beni devono possedere i requisiti di integrazione e interconnessione tipici dell’Industria 4.0. Tuttavia, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha annunciato importanti novità:

  • è in corso l’aggiornamento degli Allegati A e B, fermi al 2017, per includere le più recenti evoluzioni tecnologiche, soprattutto in ambito software;
  • i software saranno incentivati con iperammortamento 5.0 anche indipendentemente dall’interconnessione con macchinari e componenti fisici.

Iperammortamento e transizione ecologica

Uno degli elementi centrali della nuova misura è il forte legame con la transizione ecologica. Sono infatti previste agevolazioni potenziate per gli investimenti che dimostrano un concreto risparmio energetico e una riduzione dei consumi dei processi produttivi. In quest’ottica, diventa fondamentale poter misurare e certificare i benefici energetici ottenuti, requisito chiave per accedere alle aliquote di maggior favore.

Misura dell’agevolazione e percentuali

La percentuale di maggiorazione varia in base:

  • alla tipologia di bene;
  • all’importo complessivo dell’investimento;
  • alla finalità dell’investimento (digitale o energetica).

Per investimenti fino a 2,5 milioni di euro, le aliquote previste vanno:

  • dal 180% per i beni 4.0 “standard”;
  • al 220% per i beni orientati alla transizione ecologica;
  • fino al 280% del costo di acquisto per i beni strumentali specificamente finalizzati al risparmio energetico.

Le aliquote sono strutturate su scaglioni di spesa:

  • fino a 2,5 milioni di euro;
  • da 2,5 a 10 milioni di euro;
  • da 10 a 20 milioni di euro.

Tempistiche e durata dell’agevolazione

Le risorse stanziate dovrebbero garantire una fruizione pluriennale dello sconto fiscale. L’iperammortamento sarà riconosciuto alle imprese per i beni consegnati entro il 30 settembre 2028, a condizione che:

  • entro il 31 dicembre 2027 sia stato versato almeno il 20% del costo di acquisto.

La misura assicura inoltre una continuità applicativa: gli investimenti avviati con i precedenti regimi Transizione 4.0 e 5.0, ma non completati entro il 31 dicembre 2025, potranno accedere alla nuova agevolazione.

RETUNER® e l’iperammortamento Industry 5.0

All’interno di questo scenario normativo, RETUNER® rappresenta una soluzione pienamente coerente con i principi dell’Industry 5.0 by design. Oltre a rientrare tra i beni agevolabili, consente alle imprese di:

  • accedere all’iperammortamento;
  • misurare la riduzione dei consumi energetici dei processi;
  • dimostrare i requisiti necessari per ottenere le quote di ammortamento maggiorate riservate alla transizione ecologica.

Un approccio che unisce innovazione tecnologica, sostenibilità e vantaggi fiscali concreti.

Vuoi saperne di più?

Se stai valutando un investimento in beni strumentali e vuoi capire come sfruttare al meglio l’iperammortamento 2026, il nostro team è a disposizione per una consulenza dedicata.

Contattaci per approfondire come RETUNER® può supportare la tua impresa nel percorso verso Industry 5.0 e l’efficienza energetica.


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