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Le misure salva pannelli

Le Misure cd. Salva Pannelli – implementate con diversi provvedimenti a partire dal 2017 sino alla fine del 2019 – intervengono sulla disciplina dei controlli e delle sanzioni in materia di incentivazione degli impianti di produzione di energia elettrica da fonte solare introducendo nuove previsioni all’articolo 42 del Decreto Legislativo n. 28 del 3 marzo 2011 che, fino a quel momento, prevedeva unicamente il rigetto dell’istanza di incentivo ovvero la decadenza degli incentivi, nonché il recupero delle somme già erogate, nei casi in cui il GSE rilevasse violazioni rispetto ai dati forniti in sede di richiesta di incentivazione o certificazioni dei moduli inesistenti o non conformi alla normativa di riferimento.

In particolare, le novelle normative prevedono:

  • ai sensi dell’ultimo periodo del comma 3 (introdotto dall’articolo 1, comma 960 della Legge 27 dicembre 2017, n. 205 – Legge di Bilancio 2018), che al fine di salvaguardare la produzione di energia da fonti rinnovabili degli impianti che al momento dell’accertamento della violazione percepiscono incentivi, il GSE dispone la decurtazione dell’incentivo in misura ricompresa fra il 10 e il 50 per cento in ragione dell’entità della violazione. Nel caso in cui le violazioni siano spontaneamente denunciate dal soggetto responsabile al di fuori di un procedimento di verifica e
    controllo le decurtazioni sono ulteriormente ridotte della metà;


  • ai sensi del nuovo comma 3-quater (inserito dall’articolo 1, com- ma 89, della Legge 4 agosto 2017, n. 124 e successivamente dall’articolo 13-bis, comma 1, lettera b), del Decreto Legge 3 settembre 2019, n. 101, convertito con modificazioni dalla Legge 2 novembre 2019, n. 128) che, al fine di tutelare le iniziative di realizzazione di impianti fotovoltaici di piccola taglia, salvaguardando la buona fede di coloro che hanno realizzato l’investimento, agli impianti di potenza compresa tra 1 e 3 kW nei quali, a seguito di verifica, risultino installati moduli non certificati o con certificazioni non rispondenti alla normativa di riferimento, si applica una decurtazione del 10 per cento della tariffa incentivante sin dalla data di decorrenza della convenzione, fermo restando, ove ne ricorra il caso, l’annullamento delle maggiorazioni previste dal Quarto e Quinto Conto Energia – nei casi, rispettivamente, di utilizzo per non meno del 60 per cento di componenti riconducibili ad una produzione realizzata all’interno della Unione europea o di entrata in esercizio nei termini indicati – e il diritto di rivalsa del beneficiario nei confronti dei soggetti responsabili della non conformità dei moduli installati;

  • ai sensi del nuovo comma 4-bis (inserito dall’articolo 57-quater rubricato “salvaguardia della produzione di energia da impianti foto- voltaici ed eolici” del Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito con modificazioni dalla Legge 21 giugno 2017, n. 96 e successivamente modificato dall’articolo 13-bis, comma 1, lettera c), del Decreto Legge 3 settembre 2019, n. 101, convertito con modificazioni dalla Legge 2 novembre 2019, n. 128) che, al fine di salvaguardare la produzione di energia elettrica derivante da impianti fotovoltaici, agli impianti di potenza superiore a 3 kW nei quali, a seguito di veri- fiche o controlli, risultano installati moduli non certificati o con certificazioni non rispondenti alla normativa di riferimento e per i quali il soggetto beneficiario della tariffa incentivante abbia intrapreso le azioni consentite dalla legge nei confronti dei soggetti responsabili della non conformità dei moduli, si applica, su istanza del medesimo soggetto beneficiario, una decurtazione del 10 per cento della tariffa incentivante base per l’energia prodotta dalla data di decorrenza della convenzione con il GSE. Non si applicano comunque le maggiorazioni del Quarto e Quinto Conto Energia suindicate ed è, in ogni caso, fatto salvo il diritto di rivalsa del beneficiario nei confronti dei soggetti responsabili della non conformità dei moduli fotovoltaici;

  • ai sensi dei nuovi commi 4-ter, 4-quater e 4-quinquies (anch’essi introdotti in sede di conversione dalla Legge 2 novembre 2019, n. 128) che (i) la misura della decurtazione di cui al comma 4-bis è dimezzata qualora la mancanza di certificazione o la mancata rispondenza della certificazione alla normativa di riferimento sia dichiarata dal soggetto beneficiario, al di fuori di un procedimento di verifica o controllo, e (ii) il GSE accerta, sulla base di idonea documentazione prodotta dagli istanti secondo modalità proporzionate indicate dallo stesso GSE, la sostanziale ed effettiva rispondenza dei moduli installati ai requisiti tecnici e la loro perfetta funzionalità e sicurezza.

In base all’analisi delle suindicate norme, nonché dei relativi dossier esplicativi, la ratio sottesa alle misure di recupero degli impianti fotovoltaici non rispondenti ai requisiti di accesso e mantenimento degli incentivi in esame, è dunque quella di garantire maggiore disponibilità di energia da fonti rinnovabili necessaria ai fini del raggiungimento degli ambiziosi obiettivi europei di diminuzione annuale delle emissioni di gas ad effetto serra – consacrati nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) – nonché di conferire maggiore certezza e stabilità alle iniziative private, anche alla luce dei numerosi contenziosi sul tema.

L’avvocato Tiziana Manenti è socio del dipartimento Corporate di WFW in Italia. Specializzata nel settore Energy, in particolare delle energie rinnovabili, vanta una vasta esperienza in materia di diritto amministrativo e regolamentare, M&A, private equity, operazioni commerciali e societarie, a livello nazionale ed internazionale. Attiva nel settore da oltre 15 anni, l’avvocato Manenti è il punto di riferimento in WFW Italia anche per tutte le questioni attinenti alla E-Mobility e all’efficientamento energetico.

L’avvocato Antimo Rocco Nersita è specializzato nel diritto civile, commerciale e societario con particolare riguardo alla finanza di progetto e alle operazioni di fusione e acquisizione nel settore delle energie rinnovabili. L’Avv. Nersita ha assistito società italiane e straniere in transazioni commerciali nazionali e internazionali, sia con riferimento ai profili di corporate governance, sia per quanto concerne la redazione e la definizione di un’ampia serie di contratti commerciali con enfasi sull’allocazione contrattuale del rischio nella finanza di progetto internazionale.

www.wfw.com


Tratto dalla rivista Aceper impresa green (volume 5) – vedi anche tutti i numeri della rivista.

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