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Tecnologia Most: energia a zero emissioni grazie a un microchip

Trattasi di uno studio condotto da ricercatori svedesi relativamente a un sistema energetico chiuso in Tecnologia Most che permetterebbe di ottenere energia a zero emissioni grazie a un microchip applicabile a tutti i dispositivi elettronici, la cui funzione è fungere da generatore di energia.

La ricerca, fatta in collaborazione con Shangai e regolarmente pubblicata, evidenzia come una molecola composta da azoto, carbonio e idrogeno sia in grado di produrre energia una volta colpita dalla luce solare. Non solo. La  molecola, cambiando forma,  è stata in grado di stabilizzarsi in forma liquida conservando l’energia accumulata sottoforma di calore. È stato appurato che l’energia immagazzinata può avere un periodo di conservazione di almeno 18 anni.

Una ricerca entusiasmante perché con questa scoperta si definisce un nuovo modo di convertire l’energia solare in elettricità a zero emissioni. Per fare questo però, occorre associare un generatore termoelettrico che in questo caso sarebbe un microchip. Di fatto i passaggi sono stati i seguenti: dalla Svezia, la molecola carica di energia è stata inviata a Shangai; qui l’energia è stata liberata dalla molecola grazie a un catalizzatore che in associazione al micro generatore termoelettrico, è stata trasformata in elettricità riportando la molecola alla forma originale.

I risultati, interpretati come anello indispensabile per la buona riuscita della transizione energetica a zero emissioni, valorizzano gli studi condotti auspicando di collocare questa soluzione come vettore energetico essenziale per molteplici applicazioni. Si vuole dare un concreto contributo alla decarbonizzazione e il sogno di poter arrivare a sfruttare un nuovo metodo per generare energia pulita a zero emissioni, segna un altro punto a favore di chi ogni giorno si adopera nella ricerca per contribuire a contrastare il cambiamento climatico nel rispetto del Pianeta.

Siamo tutti al centro delle sfide ambientali e in tutto il mondo, i ricercatori si impegnano a trovare soluzioni alternative per decentrare, ottimizzare e abbandonare le fonti fossili. Tutti consapevoli che il settore energetico abbia una grande incidenza sulle emissioni prodotte, intervenire con caparbietà in questo ambito, significa agevolare l’intero processo di decarbonizzazione di tutti i restanti settori.