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Elon Musk: “Non è ancora il momento di rinunciare a gas e petrolio”

Durante la conferenza sull’energia in Norvegia, il noto fondatore di Tesla Motors e SpaceX, Elon Musk, esprime la sua opinione in materia di transizione energetica. “Non è ancora il momento di rinunciare a gas e petrolio”. Nonostante tra i suoi principali obiettivi di investimento, abbia quello di accelerare la transizione verso le rinnovabili, ritiene che attualmente, la società mondiale, debba continuare a dare una sostenuta priorità alle estrazioni di gas e petrolio.

Chi è Elon Musk?

L’uomo più ricco del mondo, con un patrimonio netto di 219 miliardi di dollari che nel 2022 ha tentato la scalata a Twitter con un accordo da 44 miliardi di dollari ma temporaneamente sospeso in attesa di verifiche relative alla numerica degli account spam presenti sul social, a seguito delle sue ultime dichiarazioni in Norvegia, sta facendo ancora molto parlare di sé.

Nato in Sud Africa nel 1971, l’imprenditore sudafricano noto per promuovere l’energia e prodotti sostenibili, è fondatore di X.Com diventata PayPal, di Tesla Motors, di SpaceX. Dopo aver acquistato le azioni di Solar City nel 2016, oggi è il principale azionista della sua società di auto elettriche, di SpaceX oltre alla specializzata di energia solare.

Ma perché Musk avrebbe fatto questa dichiarazione?

Secondo Musk, l’obiettivo imprescindibile rimane in assoluto la totale conversione alle energie e alle economie sostenibili ma sembrerebbe che la sua risposta allo stato attuale delle cose, sia senz’altro quella di aumentare le estrazioni di gas e petrolio per ovviare a gravi ripercussioni a livello mondiale.

Sono da lui ritenute misure straordinarie in concomitanza a eventi straordinari. Siamo ancora lontani dalla possibilità che gli idrocarburi possano essere sostituiti totalmente dalle rinnovabili. Il processo di conversione richiederà ancora altri decenni e poiché siamo stati gravemente destabilizzati dalle azioni militari della Russia, basti solo pensare ai rincari e alle carenze per coprire il fabbisogno di innumerevoli paesi, ora non sarebbe opportuno destabilizzare ulteriormente l’economia spingendo troppo l’acceleratore dalla parte opposta.

E per il Nucleare? Assolutamente concorde!

Anche su questa tematica, Musk si dichiara assolutamente favorevole in virtù del fatto che lo vede come un valido indotto energetico a supporto delle estrazioni di gas e petrolio. La sua opinione appoggia la riapertura delle centrali europee sospese oltre a essere completamente favorevole ad un aumento di produzione da parte di quelle attive e alla costruzione di centrali nucleari di ultima generazione.

Dichiarazioni che hanno fatto tanto parlare ma stiamo osservando che, anche in Italia, questa visione ha preso piede anche in campagna elettorale. Anche nel resto d’Europa rimane un tema caldo e a tutti gli effetti molto vivo. L’emergenza energetica, la crisi internazionale, gli sforzi nella diversificazione degli approvvigionamenti, le imprese e famiglie in difficoltà, stanno riposizionando gli attuali investimenti verso questa direzione.

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